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Giornata mondiale della Terra

Giornata mondiale della Terra

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L’inquinamento da plastica è un grosso problema in tutto il mondo e praticamente ogni tipo di ecosistema ne è stato influenzato, soprattutto nei nostri oceani dove i rifiuti di plastica dei consumatori e i sottoprodotti industriali sono entrati con effetti devastanti. Evidentemente, un problema di questa portata richiede una soluzione su larga scala, ma oggi ci sono perlopiù diverse piccole iniziative volte a rimuovere i rifiuti di plastica dalla natura e trasformarli in beni utilizzabili. Alcuni di questi progetti hanno integrato la stampa 3D nel loro lavoro, trasformando i rifiuti di plastica dall’oceano (o recuperati prima che finiscano nell’oceano) in materiali stampabili 3D. 
Un progetto, guidato dallo studio di design con sede a Rotterdam, The New Raw, che già aveva stampato panchine riciclando rifiuti, ha raccolto reti da pesca sintetiche abbandonate in Grecia e le ha trasformate in una serie di conchiglie stampate in 3D e articoli per la casa. Un altro progetto notevole, lanciato da Plastic Bank, mira a trasformare milioni di chilogrammi di rifiuti di plastica che altrimenti finirebbero nell’oceano in valuta per le comunità in via di sviluppo. I rifiuti di plastica possono essere trasformati in prodotti utilizzabili utilizzando la stampa 3D, allungando il ciclo di vita del materiale.

Un’altra area interessante in cui la stampa 3D e la sostenibilità sono legate è lo sviluppo di materiali eco-compatibili. Mentre sul mercato ci sono molti materiali di stampa 3D a base biologica, come il PLA, evidenziamo in modo specifico i materiali biodegradabili. Questa specifica nicchia di materiali per la stampa 3D si sta ampiamente verificando a livello di ricerca e alcuni dei progetti che sono emersi sono davvero affascinanti.

Packaging sostenibili stampati in 3D: perché soddisfano aziende e consumatori       
Grazie all'attenzione e alla sensibilizzazione sempre più preponderante per rispettare l'ecosistema che ci circonda, la sostenibilità è diventata un requisito aziendale fondamentale.
La scelta d'uso di materiali rispettosi per l'ambiente anche nel ciclo di produzione del packaging con stampa 3D si traduce in prodotti di qualità che rispecchiano l'obiettivo di sostenibilità.
Tuttavia non è sempre così facile. 

Ciò che porta a pensare che la produzione additiva sia un metodo sostenibile deriva dai principi fondamentali della gestione ambientale: ridurre, riutilizzare, riciclare. 

Nella produzione additiva (o stampa 3D) la fabbricazione di parti o prodotti consente anche una riduzione del 70-90% di materiale di scarto rispetto alla produzione tradizionale. 
Questa tecnologia poi, continua ad evolversi ed innovarsi, coinvolgendo anche gli stessi materiali utilizzati che iniziano a prendere vita proprio da materiali di scarto/rifiuti, ad esempio bottiglie di plastica, o come abbiamo già visto in articoli precedenti dal riciclo di VHS, fondi di caffè, pneumatici ecc (leggi qui l'articolo). 
Anche nell'ambito energetico la produzione additiva guadagna un posto in prima fila nella sostenibilità: da un'analisi della Michigan Technological University si stima infatti che per stampare un articolo in 3D venga impiegato dal 41% al 64% in meno di energia.
Risparmio quindi per l'ambiente, ma anche per l'economia stessa attraverso la riduzione di costi e tempi di produzione. Ragioni che spiegano l'attenzione sempre maggiore anche da parte dei grandi marchi come L'Oréal, FedEx o UPS, che ne guadagnano in risparmio, immagine e libertà. 

La produzione additiva infatti non perde il suo iniziale principale uso industriale: la creazione di prototipi e di prodotti personalizzati ed unici prima della produzione di massa. 
Un esempio tutto nostro?
Marchesini, azienda italiana che produce imballaggi per diversi settori fondata nel 1974 è uno dei maggiori clienti europei del leader mondiale della Stampa 3D Stratasys.
Packaging sostenibili stampati in 3D: previsioni per il futuro

Uno dei principali obiettivi di un'azienda è quella di cavalcare le idee del momento e di diventare influencer, prima che follower, dei valori e dei principi che muovono le persone. 
Fortunatamente in tempi come questi la sensibilizzazione al riciclo, alla riduzione degli scarti e all'utilizzo di prodotti eco-sostenibili sta modificando le abitudini di tutti noi, e la stampa 3D sembra essere lo strumento migliore per favorire questo nuovo trend. 
Ma deve sapersi comunicare... 
Da un sondaggio di Deloitte UK del 2021 il 22% dei partecipanti non ha interesse ad acquistare prodotti sostenibili (il 15% perché non ha abbastanza informazioni) mentre il 16% associa la sostenibilità ad un costo maggiore. 

La Stampa 3D può essere la risposta a queste percezioni dato che spinge il costo di produzione verso il basso e progredisce verso nuove soluzioni e alternative. 
Ma quindi come si può avvicinare il consumatore a questa soluzione?
In questo processo di eliminazione della plastica e di evoluzione sarebbe auspicabile una stretta di mano tra la produzione additiva e le organizzazioni mondiali, per ottenere Certificazioni riconosciute ed affidabili, che diano una spinta maggiore a tutti quei prodotti stampati in 3D con materiali sostenibili che possono così essere riconosciuti per quello che sono: prodotti eco-friendly, biodegradabili, ecc... 
Prodotti che abbattono i costi di produzione, ma soprattutto gli scarti, senza perdere in qualità e funzionalità.
Prodotti che aiutano i nostri oceani ad essere più puliti così come tutto l'ecosistema in cui viviamo. 

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